Infusi, decotti e macerati: che differenza c’è?

OLTRE L’OLIO DI OLIVA

Ogni volta che parliamo di ulivo, piuttosto che agli infusi, decotti e macerati siamo naturalmente portati a pensare all’olio, alle olive e alle loro varie possibilità di impiego in cucina. Qualcuno penserà anche al legno dell’ulivo: un materiale elegante, caldo, ricco di venature e contrasti di colore che consente di realizzare mobili e oggetti in genere davvero stupendi .
Difficilmente si pensa alle le foglie, che però possiamo paragonare ad un piccolo tesoro visto che da queste è possibile estrarre elementi preziosi per riequilibrare in modo naturale il nostro organismo. Ma come possiamo prelevare queste sostanze? Tramite infusione o decozione, che sono due procedimenti simili, con qualche piccola differenza tra l’uno e l’altro.Di seguito non tratteremo le ricette per prepararsi in autonomia un infuso o decotto di foglie di ulivo; cercheremo invece di capire le differenze che ci sono tra un tipo di lavorazione e l’altra, e per fare questo facciamo riferimento ad un famoso professionista, Valdo Vaccaro, che dal suo blog fa un po’ di chiarezza sui metodi utilizzati per estrarre le sostanze benefiche dalle piante. Da appassionati dell’ulivo restiamo molto colpiti leggendo la fine dell’articolo.

TISANA

Termine troppo generico. Le tisane sono bevande salutistiche che si ottengono da piante officinali sminuzzate e acqua. Sono tra le preparazioni erboristiche e fitoterapiche più note, pratiche e, almeno in apparenza, semplici. Eppure troppi sbagliano tempi e modalità di preparazione, scrive il dr Luca Asoledo nel suo sito, con il fitocomplesso che non viene efficacemente estratto. Sì, perché parti della pianta diverse (fiori, foglie, radici  richiedono metodiche diverse, così come erbe differenti possono necessitare di tempi di infusione differenti. Meglio sarebbe pertanto non parlare di tisane, ma distinguerle in infusi, decotti e macerati. Vediamo allora come procedere senza commettere errori.

INFUSO

L’infuso è la preparazione ideale per le parti tenere e delicate della pianta, come fiori e foglie. Si ottiene facendo bollire la quantità d’acqua necessaria, quindi si spegne il fuoco, si aggiunge l’erba o la miscela di erbe prescelta, si mischia con delicatezza, si copre e si lascia in infusione per 5 minuti. A questo punto si filtra l’infuso e si beve.

DECOTTO

Il decotto è il metodo estrattivo per le parti più coriacee delle piante, come radici, bacche, cortecce, semi. Qui i tempi sono più prolungati rispetto all’infuso, e cambia anche il procedimento. È necessario mettere l’erba in acqua fredda e solo in seguito accendere il fuoco. A ebollizione avvenuta, si abbassa la fiamma e si continua a far bollire per 10 minuti. Si spegne, si copre e si lascia in infusione per altri 15 minuti. Quindi si filtra e il decotto è pronto.

MACERATO

Il macerato a freddo è una preparazione semplicissima usata per quelle piante contenenti principi attivi particolarmente delicati, che potrebbero essere danneggiati dal calore. L’erba viene posta in acqua fredda, quindi si copre il recipiente e si lascia riposare per 6-8 ore, poi si filtra e si consuma.

CONSIGLI DI CONTORNO

Che si tratti di infuso, decotto o macerato, è sempre opportuno schiacciare con un cucchiaio le erbe al termine dell’operazione di filtrazione. Mai zuccherare o dolcificare una tisana. Al massimo solo un cucchiaino di miele, solo se di ottima qualità. Non mettere insieme troppe erbe diverse. Cinque è proprio il numero massimo. Le tisane si conservano malissimo. Berle subito è sempre un’ottima idea. È possibile conservatele in un thermos, ma al massimo per 24 ore.

FOGLIE DELL’OLIVO CARICHE DI EFFETTI BENEFICI

In effetti, pare che non soltanto le olive e il loro olio extravergine estratto a freddo abbiano qualità strepitose, ma anche le foglie stesse di questa pianta dispensatrice di salute e di benessere. Usate come simbolo di pace in tempo pasquale ma non solo. Il loro estratto viene magnificato a destra e a manca, forse anche con qualche esagerazione. Si parla di:

  1. Regolazione battito cardiaco al pari del biancospino;
  2. Azione protettiva con formazione di tromboxano e di prostaglandine, preziose contro le piastrinopenie;
  3. Regolazione zuccheri ed effetto ipoglicemizzante;
  4. Ipocolesterolizzanti;
  5. Astringenti per i loro tannino e quindi antidiarroiche e antidermatiti;
  6. Febbrifughe;
  7. Dimagranti;
  8. Diuretiche;
  9. Anti-infiammatorie;
  10. Energizzanti;
  11. Anti-cellulite;
  12. Depurative;
  13. Anticancro;
  14. Antiossidanti.

Se vuoi leggere direttamente la pagina del blog di Valdo Vaccaro clikka qui.

Qui invece troverai informazioni sugli infusi di foglie d’olivo.

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